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RISORGIMENTO CULTURALE

31 gennaio 2011

RISORGIMENTO  CULTURALE  ORA

Basta col cincischiare della casta politica, basta con lo spettacolo della guerra ai pm, basta con la frustrazione e l’impotenza del “popolo sovrano” ! Risorgiamo, nel 150esimo del Risorgimento che portò all’unità d’Italia, anche come uomini, ADERIAMO all’iniziativa di manifestazione delle donne per il 13 febbraio SENONORAQUANDO. Noi, popolo sovrano che ha “eletto direttamente il Presidente del Consiglio”, LO DEPONIAMO IN QUANTO NON IDONEO A SVOLGERE IL SUO MANDATO. E’ molto semplice, basta un guizzo di dignità per dirlo apertamente, dopo un ventennio di assuefazione al reality show di questo potere, machismo mafioso, competizione per il denaro-che-compra-sesso (‘equivalenti universali’) e tronfia ignoranza, che hanno fatto scivolare l’Italia nel più vergognoso dei tracolli dai tempi dell’impero romano (nemmeno il fascismo fu così deleterio per la struttura morale-culturale del Paese), dobbiamo dirlo anche come uomini accanto alle donne. C’è un altro Uomo in noi, che vuole altre espressioni di virilità, che vuole la cooperazione a un nuovo modello di civiltà, fondato sullo scambio, la condivisione, l’amore per la natura. Basta con la schiavitù di un lavoro pur che sia, vogliamo realizzare la promessa non mantenuta della tecnologia, la liberazione dalla fatica, dalla povertà, dall’ingiustizia. Noi, popolo sovrano, riprendiamoci la nostra “virtute e canoscenza”, liberamente e sempre connessi in internet, e fisicamente in piazza !

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PROVERBIO MILANESE

31 gennaio 2011
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forse più di tante parole può valere un’immagine…


PADOVA UN FIUME DI POESIA solstizio 2011annuncio

22 gennaio 2011

PADOVA UN FIUME DI POESIA


Centro Culturale Altinate / S. Gaetano

21 giugno-13 luglio 2011

Voci, volti, locandine, libri, recensioni

dei grandi eventi di poesia a Padova

dal 1988 al 2008. Leggi tutto…

IL ‘GOLPE’ DI MARCHIONNE

5 gennaio 2011

Il ‘golpe’ di Marchionne mostra la sussidarietà dell’impresa italiana in questa fine della politica (post-imperiale), cioè nel momento in cui la supremazia capitalistica passa dagli Usa alla Cina. Sindacati e PD che si piegano al ricatto lavoro-purché-sia rinunciando ai diritti costituzionali fanno pensare ai prodromi di un neofascismo. Questo è ancora spacciato per progresso, entrata in una nuova era di “relazioni industriali” per la “competitività globale”. Ma è inutile ‘inseguire’ gli Usa o la Cina, che non tarderà anch’essa ad avere problemi di scala e di bolle finanziarie. E’ l’intero modello di “sviluppo” consumistico che non regge più. “Investimenti” solo su un regime di lavoro ottocentesco, per produrre che cosa ? Non una nuova mobilità, e nemmeno automobili innovative, ma ancora Suv e Jeep, che NON si vendono ! E’ la penosa follia degli imprenditori ‘coraggiosi’, ossia l’estremo tentativo di salvarsi dalla bancarotta, perseguendo un modello che distrugge il pianeta dopo aver distrutto la salute dei produttori.

Il lavoro è un bene comune, che può e dovrà sempre più esser gestito collettivamente per le esigenze di una nuova società, servizi e produzioni ecosostenibili, innovazione. Ma nessun governo può permetterlo. Spetta alla gente re-inventarlo, ritrovando la democrazia.

STUDENTI IN LOTTA PER LA VITA

20 dicembre 2010

LA VITA LOTTA PER UN FUTURO

Riguardando i fotogrammi della battaglia di Roma mi viene da piangere,
perché noi lottavamo per i Principi, per un altro mondo, per un Uomo nuovo,
nel punto più alto dello sviluppo, ma il “pischello” che geme trascinato via dai poliziotti,
o quello ferito che sorride loro, Leggi tutto…

CHE COS’E’ LA TRANS-POESIA

28 novembre 2010

TRANSPOESIA-ITALIANISTICA 2008

Annuncio FIUME POESIA

28 novembre 2010

PADOVA UN FIUME DI POESIA


Centro Culturale Altinate / S. Gaetano

21 giugno-13 luglio 2011

Voci, volti, locandine, libri, recensioni

dei grandi eventi di poesia a Padova

dal 1988 al 2008.

Una storia unica:  le immagini dei protagonisti nella MOSTRA FOTOGRAFICA

(Catalogo a cura di Enrico Gusella) e nel VIDEO di Nicola Licciardello

rimettono in Comune la memoria di vent’anni di performances poetiche in città.

Un fiume di poesia, locale, nazionale e internazionale, che ha lasciato un humus da riscoprire.

Assieme ad alcuni dei protagonisti, riuniti per l’inaugurazione

– da Silvio Ramat Padova incontra la poesia a Beppe Mosconi, Carla Stella, Carlo Zannetti, Nuccia Spagnolo, Ferruccio Brugnaro, Alessandro Cabianca, Francesco Manna, Alberto Segàla Negrini, Maurizia Rossella, Floriana Rigo, Luisa Contarello, Francesco Spagna, Silvio De Campo e Renata Galiazzo, Renzo Lucchiari, Riccardo Misto, Giuseppe Nigretti, Lucia Guidorizzi…

accompagneranno il periodo della Mostra spettacoli di musica e poesia a sorpresa e readings aperti al pubblico.


La poesia è un bene comune, è il patrimonio di civiltà che trasmettiamo alle nuove generazioni.

A cura di Nicola Licciardello, Associazione Shunyata (3661565099),

in collaborazione con Inverso, Gruppo 90, Caffè Letterario Pedrocchi.


FARE OGNI COSA COME SE DOVESSE DURARE PER L’ETERNITA’

15 novembre 2010

FARE OGNI COSA COME SE DOVESSE DURARE PER L’ETERNITA’ ? PER COSA VALE UN UMANO ? NON PER IL CORPO, MA PER COME EGLI LO MUOVE; NON PER LA MENTE, MA PER COME EGLI MUOVE LA MENTE

PREMIO “SUONA LA POESIA” al FESTIVAL INTERNAZIONALE POESIA GENOVA 2010

13 luglio 2010

Assente il 1° Premio, hanno eseguito le loro composizioni la vincitrice del 2° Premio, MARIALAURA BERTOLINI e il suo gruppo con una interiorizzata e travolgente interpretazione di The Covert di EMILY DICKINSON

e le vincitrici del 3° Premio, ERICA BOSCHIERO e ELSA MARTIN, con una delicata e vibrante interpretazione di Come chi mira in ciel fisso le stelle di GASPARA STAMPA; ELSA MARTIN ha poi eseguito una sua composizione in dialetto friulano

JODOROWSKY A GENOVA 2010

7 luglio 2010

ALEJANDRO JODOROWSKY conclude in bellezza il XVI Festival Internazionale di Poesia di Genova nel caldo solstizio del 21 giugno, finalmente nel Cortile di Palazzo Ducale. Un pubblico giovane applaude continuamente il ritorno dell’artista cileno, maestro indefinibile, a 80 anni più giovane di noi, di questo tempo.
L’eleganza del gesto fino alle dita, l’intensità  spontanea dell’espressione, il grande humour, gli haiku di saggezza, le massime per la liberazione sono le forme di questo meta-comunicatore naturale, senza età, “liberato in vita”.
E merita riportare una pagina finale dal suo ultimo, favoloso libro, Il maestro e le maghe (Feltrinelli, 2010): Dopo aver raccontato la storia del suo avventuroso rapporto col maestro zen Ejo Takata in Messico – con le discussioni su koan per decenni – e le iniziazioni alle arti del corpo da due donne (una è la figlia di Gurdjeff), ribalta completamente gli insegnamenti buddhisti, in un tipico vortice sincretista:

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EVGENIJ EVTUSHENKO AL FEST INTERNAZ POESIA GENOVA 2010

7 luglio 2010

Nel salone di Palazzo Ducale a Genova, in una notte di buriana o gelido maestrale (Domenica 20 giugno) che faceva rabbrividire anche la bandiera della Torre Grimaldina, lo splendido dolce vecchio Evtushenko, camicia azzurra con due grandi girasoli, in una maestosa levità di condor ha ‘cantato’ a lungo i suoi poemi – prima in russo (preceduto in italiano da Claudio Pozzani) il suo AMATA, DORMI – poi nel suo accentato italiano, il Facchino (i facchini della vita che noi siamo e non possiamo più chiamare), i Fiori di zucca di Giulietta Masina e il superbo Fellini, le ragazze e le donne che stringono le candele alla Processione della Madonna a Taormina, il Cittadino Nikanoroff, sperso nelle steppe della burocrazia sovietica, il giovane senza macchia che dovrebbe nascere in Russia per lavare la corruzione generale del Paese del Come se…mentre lui, Evtushenko è rimasto in bilico fra La città del sì e la città del no.

Nella tenera e grave ironia di un classico scorrono anche queste figure del regime (che dopo Gorbacev non lo ha condannato), quali simboli viventi di una compassione universale, e l’alta caratura della voce, a tratti con venature espressioniste da brivido, lascia il pubblico commosso, quando sparisce senza voltarsi indietro.

JOUMANA HADDAD AL SUQ DI GENOVA 2010

7 luglio 2010

IL RITORNO DI LILITH di JOUMANA HADDAD è certo l’esplosione di una supernova della Poesia, come forse suonarono Le Illuminazioni di Rimbaud ai contemporanei o, meglio ancora, lo Zarathustra di Nietzsche. L’audacia del gesto Letteralmente teologico (“Io sono Lilith, la caduta paradiso… Torno per guarire la costola di Adamo e liberare ogni uomo dalla sua Eva”), la trasvalutazione di un Femminile assoluto (“madre-amante e donna-uomo”), l’imprevedibile dialettica di un eros micidiale (“uccido i miei amanti”), la radicale libertà e sprezzatura (“non cerco la fine ma solo il piacere di non arrivare”) ne fanno un unicum che sgomenta – almeno l’intera poesia maschile contemporanea ne viene spiazzata, non essendo recuperabile un mito di forza paragonabile. ‘Prima’ di Adamo ci sono gli dei, non la Terra e la Vita come in Lilith. La sfida a lottare per realizzare la propria unicità non è diretta solo al mondo musulmano, ma alle società dei tre monoteismi, dunque anche a quella occidentale. Solo il film AVATAR ha lanciato un’immaginazione bio-politica altrettanto rivoluzionaria.

L’abbiamo incontrata al SUQ di Genova, Festival delle Culture (in simultanea al Festival della Poesia di Palazzo Ducale), un ambiente profumato di Medioriente, Africa e LatinoAmerica, perfettamente intonato allo charme della “leonessa” libanese.  Joumana dichiara le origini cristiane della sua famiglia, ma a chi l’attacca risponde fieramente di essere atea. Alla domanda che ci interessa in questo periodo, come sia traducibile oggi  l’allegoria Beatrice di Dante, ha risposto con una sorta di koan: “è il Viaggio”.

Alla conferenza sul Corpo della Donna fra Oriente e Occidente nel pomeriggio, è seguita la sera la lettura da Il ritorno di Lilith. Dopo la formidabile allocuzione politica (un’ora e mezza) degli applauditissimi Moni Ovadia col “prete di strada” genovese Don Gallo, è inevitabile il brusio della gente che deve rilassarsi. Sono ormai le 22,40 quando l’interprete italiana di Joumana, Carla Peirolero esitante inizia. In tutte le sue letture, come ci ha spiegato dopo, Joumana Haddad si accompagna e/o si fa precedere da una voce che legge nella lingua del luogo, mentre lei legge in arabo e poi la insegue in lingua locale: ne risulta una opinabile con-fusione del testo, certo una sua riduzione, un centellinare che occulta la maestosa cascata poetica del Libro. Ma si sente la profonda musicalità del suo arabo e la leggerezza, l’ironica grazia del suo italiano.

Di Joumana Haddad sono usciti in Italia anche altri libri, della sua presenza ai festival di poesia, dei suoi testi, premi e attività giornalistiche pullula ormai il web.

Ho ucciso Shahrazad, Confessioni di una donna araba arrabbiata”

è il nuovo libro della scrittrice e giornalista libanese. Si tratta di un saggio/racconto sulla donna araba e sui tabù della società nel mondo arabo. Il libro uscirà prossimamente in Italia sarà edito daMONDADORI (traduzione di Oriana Capezio) e in simultanea in Inghilterra, Francia, Germania, Danimarca, Svezia e Brasile. Leggi tutto…

LIGIA FRANCA SAMBA

10 Maggio 2010

LIGIA FRANCA col suo quartetto italo-brasiliano esegue alla Gran Guardia di Padova (unico concerto italiano, 9 maggio 2010) alcuni classici Samba e Bossa Nova.


Ha cantato col suo quartetto italo-brasiliano classici Samba e Bossa Nova con la rara grazia di Rio

Rosaria Lo Russo e l’Eros medievale

22 aprile 2010

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IL VOLO DI ADAM

12 aprile 2010

Cresce nella nebbia la luna

e nei cuori aperti dei giovani Leggi tutto…

POESIA COSTITUENTE

12 aprile 2010

La patria è la Costituzione

e la Costituzione è la poesia. Leggi tutto…

LA CRISI ECOLOGICA

15 marzo 2010

Se nient’altro ci unirà, lo farà la crisi ecologica. Per questo, non sono più necessarie quelle forme religiose differenziate, vincolate alla cultura locale, indirizzate in senso sociopolitico, che in passato hanno tenuto gli uomini divisi, dando a Dio quel che era di Cesare e a Cesare quel che era di Dio (…) Leggi tutto…

Una piccola grande sintesi

14 marzo 2010

Una piccola grande sintesi

Lo scopo della vita umana.

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L’INDEFINIBILE

9 luglio 2009

L’indefinibile

Inclassificabile

Irripetibile Leggi tutto…

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