PINA BAUSCH – Fur die Kinder (Splitter) Venedig 2005
14 agosto 2012
Dopo “Pina” di Wim Wenders (2011, in 3D !) – che non solo intervista gli attori del Wuppertal TanzTheater, ma ricostruisce le scenografie più emozionanti di Pina Bausch – nessun miracolo filmico può restituire ancora qualcosa della forza vitale di quello stile, quello che di più d’ogni altro forse ha segnato la Kultur del teatro-danza europeo nell’ultimo scorcio del secondo millennio.
Qui si propongono frammenti in particolare dagli assoli di Ditta Miranda Jasifi e Aida Vainieri: diversissime, eppure accomunate da rapidità esecutiva, intensità espressiva del corpo, potenza (e)statica – le due danzatrici sembrano far risuonare due caratteri essenziali del teatro collettivo di Pina Bausch: la compassione e l’eros.
3 commenti
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Ho letto con grande piacere questo pezzo sul film PINA. Proprio così, “nessun miracolo filmico può restituire ancora qualcosa della forza vitale” del teatro-danza di Pina Bausch, che mi ha segnato profondamente.
Sono stata tuttavia felice di vedere il film, per ricordarmi delle sensazioni fortissime che avevo provato allora.
Le parole di Pina Bausch “Balliamo, altrimenti saremo perduti” mi hanno ispirato questa poesia che ho il piacere di dedicarle:
BALLATA DEI PERDUTI
In piedi insieme preghiamo
la dea della Gioia
e la dea della Rabbia
che una tenga le briglie dell’altra
che l’altra abbia cura dell’una
così che oggi e domani e per sempre
possiamo tutti insieme in pista ballare
lungo il sottile sentiero scosceso
fra il duplice abisso
delle due valli
insaziate dee di sciagura
ballare altrimenti saremo
perduti
ballare fino alla fine dei tempi
fottuti
finché il fiume scorra
a lavare le stalle
dallo sterco e dal sangue
“Non si uccidono così
anche i cavalli?”
mi hai detto un giorno
ballando
al Dansas City
a Gomorra
Adriana Ferrarini (sono una grande amica di Mariuccia Rostellato, con cui abbiamo condiviso anni bellissimi e terribili al Teatro Continuo. Mariuccia mi ha parlato di lei)
Cara Adriana, le ho risposto giorni fa via BlackBerry, ma non funziona. La ringrazio moltissimo del commento e di una poesia così forte. Lei è quella che suona la fisarmonica ? Troverà a breve un’altra sorpresa sul blog, più vicina a quel vostro tempo di apprendistato.
ci aggiorniamo,
nicola
Gentilissima Adriana, scartabellando il mio sito (o dominio) mutanteassoluto, trovo questa sua bellissima poesia
insieme al link con Mariuccia Rostellato e il teatro. Per motivi contingenti, ma anche per una sua certa durezza
tecnica e ‘politica’, non uso molto il dominio mutanteassoluto di wordpress (preferisco facebook), tutto si usura.
Ma dobbiamo, noi poeti, ritrovare l’alternativa a questo regime di disumanizzazione.. IL mio ESTASI.COM (Mimesis 2016),
report mistico di grandi viaggi (da Tahiti ad Auroville..) ho tradotto in inglese e uscirà su Amazon, l’avviserò quando.
Un abbraccio virtuoso