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POETA CONTRO NATURA

7 gennaio 2012

Nei Comizi d’amore (1965), Pasolini intervista anche Ungaretti su cosa pensa di un uomo che “va contro natura” (l’omosessuale), ma la risposta del poeta è spiazzante e terribilmente ‘vera’. Ogni uomo è diverso da un altro, risponde, e in primis il POETA, evidentemente inteso come ‘poieta’: chi costruisce aggredisce la natura. La natura dell’uomo è di distruggere la natura: diciamo la sua “seconda natura”. Ma non è possibile che si formi una ‘terza natura’ nell’uomo, tale che egli non sfasci la natura, ma soltanto con esse operi delle circoscritte trasformazioni ?  Di tale possibilità hanno parlato tutti i grandi filosofi e mistici, e a questo limite si erano fermate, prima dell’invasione capitalistica, tutte le civiltà, piccole e grandi (incluse la cinese, l’indiana, la Nativamericana, etc)

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