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OBAMA, PLEASE, NO WAR

25 febbraio 2011

Concordo con i molti interventi che propongono corridoi umanitari, aiuti e soccorsi.

NON condivido proposte MILITARI di qualsiasi tipo, per quanto “umanitarie” si possano spacciare.

Non condivido nemmeno i giudizi di “condanna” per i dittatori, come se noi tutti fossimo giudici di un Tribunale Internazionale per i crimini contro l’umanità. L’occidente si lavi prima di tutti i suoi crimini e genocidi.

Mi piacerebbe – piuttosto che assistere alle geremiadi leghiste (razziste, etc) per la “minaccia” delle orde di profughi – mi piacerebbe che ‘giovani’ e auspicabili democrazie del Maghreb chiedessero loro di integrarsi in l’Europa, così come fa la Turchia. Questo risolverebbe una serie di problemi economici e geopolitici di grande momento. Ci penso perché, nonostante le differenze che sussistono fra Germania occidentale ed ex DDR, l’unificazione tedesca è un fatto acquisito senza troppe lacrime.

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2 commenti leave one →
  1. fernirosso permalink
    26 febbraio 2011 00:08

    http://www.bambinisoldato.it/

    e ancora moltissimi altri sono atti che considero crimini di guerra e crimini che producono una continua guerra,spacciandosi per altro.

    Condivido pienamente quanto dici. ferni

    • 26 febbraio 2011 00:46

      Sì, i crimini italiani, europei, americani, cinesi etc. sono tuttora infiniti, a cominciare dalla vendita di armi ai dittatori passati e presenti. Tutti questi crimini I sono dovuti alla necessità capitalistica di sfruttamento di MATERIE PRIME e MANODOPERA a più basso costo nei paesi che un tempo si chiamavano “in via di sviluppo”. Questo “sviluppo” c’è ormai in molte aree, e soprattutto c’è INTERNET, che virtualmente ‘azzera’ le differenze tra paesi industrializzati e non. Internet che permette così ai giovani di ‘saltare’ le frontiere della comunicazione, della informazione, della conoscenza, della mobilitazione. In una parola, di accelerare o attivare processi di formazione delle decisioni collettive, o almeno del peso della loro voce nello scenario politico, pur sempre controllato dai governi.

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